Antonio Contoli

 

 

 SOCIO ORDINARIO ASAS n.t. 114 - aggiornato fino al 26 luglio 2021

 

Antonio Contoli, nasce il 7 luglio 1972 a Roma, città dove tuttora vive.

Inizia a scrivere poesie poco più che adolescente; seguono poi con gli anni anche racconti, aforismi, articoli (è iscritto all’Albo dei Giornalisti, in qualità di “Pubblicista”) e canzoni (è socio SIAE, presso la sezione Musica).

Nel settembre 2015 fonda insieme a Maristella Occhionero, la sua compagna di vita, la casa editrice La Ruota Edizioni, con lo scopo di trovare e promuovere nuovi talenti.

Partecipa a vari concorsi letterari, ottenendo non di rado segnalazioni e riconoscimenti, la prima volta nel 1991 a Bologna, presso il Concorso “I Giovani e la Poesia” (2° classificato).

Più recentemente vince il Premio Letterario NATURAL… MENTE - Il respiro della vita (edizione 2011), il Premio Letterario “Madonie – Crocevia di scrittori e poeti” (edizione 2011), il Premio “Pegasus” al Concorso Letterario Internazionale “Città di Cattolica” (edizione 2011), il Premio Capoliveri Haiku (edizioni 2010, 2012, 2013, 2014 e 2015), il Premio di Poesia “Animosa Civitas Corleonis” (edizione 2013), il Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Fortunato Pasqualino” (edizione 2014), il Concorso letterario “CibArte…sia: Cibo arte e poesia” (edizione 2016), il Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Montepagano (edizioni 2017 e 2018) ed il Premio Internazionale Poetico - Letterario A.S.A.S. (edizione 2019).

Partecipa anche in qualità di giurato (per la poesia e l’haiku) a diversi premi letterari, tra cui il Premio “Il buon riso fa buon sangue” (edizione 2016), il Premio “La forza dei sentimenti” (edizione 2016), il Premio “Anna Kuliscioff” (edizioni 2019 e 2020) ed il Premio “Gustavo Pece” (edizioni 2016, 2017, 2018 e 2019).

 

Oltre che alla scrittura e alla musica, si dedica anche alla fotografia, ottenendo buoni riscontri presso rassegne nazionali ed internazionali come “La Piazzetta” di Salerno, “Emozioni d’Amore” di Sanremo, il “Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea SaturARTE” di Genova, il Premio dell’Amore di Aulla (1° classificato) ed il Premio Nazionale d’Arte e Cultura “Mario Dell’Arco”.

 

 

Pubblicazioni

 

La Trilogia degli Occhi (2008, MEF)

 

storie di ordinaria precarietà (all’interno dell’antologia Perle Sciolte - 2009, Bel-Ami Edizioni)

 

Non ho mai vissuto un istante... (2010, Albatros Il Filo)

Mio fratello

 

Mio fratello consuma la giornata

sulle panchine di Piazza Vittorio,

con la valigia accanto, inzaccherata,

che puzza peggio di un orinatorio.

Il giorno dalla notte non distingue,

usa la strada come dormitorio.

 

Mio fratello ti parla in cento lingue,

a metà strada tra realtà e finzione;

lo sguardo fisso lo contraddistingue,

quando entra nei bar della Stazione.

Ha gli occhi di un bambino e il cuore puro;

naufraga in mezzo a un mare di persone.

 

Ho una sorella che lavora duro

in un Centro Massaggi Thailandese;

non si tira mai indietro, ti assicuro,

a chi le dà la mancia ed è cortese.

Brucia con l'oppio tutti i suoi dolori,

tirando avanti, mese dopo mese.

 

Ho due fratelli che erano i migliori

tra i musicisti della mia città...

Adesso fanno a turno dentro e fuori

tra la galera e la comunità.

Per acquistare polvere di stelle

hanno impegnato anche la dignità.

 

Ho perso il conto delle mie sorelle

che han visto spegnersi nel mare il frutto

del proprio grembo; sulla loro pelle

per sempre ne conserveranno il lutto.

Sul comodino gocciola la cera,

davanti ai figli che ha inghiottito il flutto.

 

I miei fratelli quando si fa sera,

insieme a tutti gli altri poveretti,

che sia d'inverno, estate o primavera,

fanno la spesa... dentro ai cassonetti.

C’è chi ne vuole far tabula rasa,

li schiaccerebbe come degli insetti.

 

Sono vent'anni che ho lasciato casa,

che vado in giro e che conosco gente;

con la coscienza sempre più persuasa

che il pregiudizio uccide lentamente.

E sto cercando ancora gli ingredienti

per riconoscere un fratello mio

non dai vestiti, né dai lineamenti,

né da chi prega quando prega Dio...

 

 

Cartoline dall’Africa

(selezione di haiku mono vocalici)

 

 

stanca, accaldata

aggrappata alla palma

la salamandra

 

tre zebre perse

nelle terre deserte —

cene perfette

 

mistici lidi

di sfingi, d’ibis, d’istrici…

ricchi di miti

 

profondo Congo

otto bonobo scorgo —

non sono solo

 

tum, tum-tum-tum…

vudù d’un guru zulu —

 

gru sul tucul

 

 

Esuli

 

 

Tuono e bufera

nel buio di una notte senza luna,

torrenti d'acqua gelida e di fango

invadono le strade ad una ad una.

 

Ansia leggera,

i passi di mia madre in corridoio,

sull'uscio s'affacciava e mi lasciava

una candela sopra lo scrittoio.

 

Lume di cera,

rimani acceso, adesso come allora,

illuminando i resti della sera,

scacciando la paura che riaffiora.

 

Terra straniera,

immobile… immutabile… impietosa…

nell'inseguire quello che non c'era

 

avremmo dato via qualunque cosa.